Il progetto “Scopri i tuoi talenti” a Santa Maria degli Angeli

Cabina sisma 2016, restauro e riparazione Basilica di Santa Maria degli Angeli e di Assisi

Il progetto “Scopri i tuoi talenti” a Santa Maria degli Angeli

Sabato 26 febbraio alle 15.30, presso il Centro Pastorale di Santa Maria degli Angeli, in via Capitolo delle Stuoie, 13, La Parrocchia di Santa Maria degli Angeli e l’Oratorio “Giovanni Paolo II” dell’Unità Pastorale di Santa Maria degli Angeli, Castelnuovo e Tordandrea, presentano, insieme alle iniziative che intendono intraprendere per l’anno in corso, il Progetto “Scopri i tuoi talenti” che la Parrocchia si è aggiudicata partecipando ad un bando indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.


Fonte Ufficio Stampa
Oratorio GP2


Il progetto, aperto a tutti, è pensato in modo particolare per gli adolescenti, perché è a questa età che i giovani possono e devono prendere coscienza di sé e della propria identità. E’ l’età in cui possono diventare consapevoli dell’enorme eredità storica, culturale, artistica di cui sono beneficiari e che devono imparare a conservare e a sviluppare attraverso i saperi acquisiti a scuola e nelle associazioni e grazie ai talenti che ognuno porta con sé, affinché il nostro territorio continui ad essere fertile alle grandi idee, ad un approccio umanista alla scienza e al progresso, alle filosofie, al bello, all’etica, alla solidarietà, alla morale cristiana, ad una intercultura vera, insomma, un faro per il mondo intero.

L’iniziativa assume un significato particolare anche alla luce delle ricadute sociali e psicologiche che il complesso periodo, non ancora terminato, ha avuto soprattutto sui giovani. Breve descrizione del progetto “Scopri i tuoi talenti” Il titolo del progetto è la pista per comprendere lo spirito del progetto: svolgere attività e promuovere la conoscenza delle istituzioni e delle occasioni per scoprire ed investire i propri talenti.

Il progetto mira ad offrire ai giovani della fascia d’età interessata, alle loro famiglie e a chiunque altro voglia avvicinarsi, un punto di riferimento costante, con spazi per la semplice accoglienza dove i ragazzi possano liberamente incontrarsi, parlare e fare attività programmate.

Fra le attività stabili e continue, è previsto l’ampliamento delle ore dedicate al sostegno allo studio, per compensare le carenze esistenti e quelle aggravate dalla DAD; con questa attività intendiamo far comprendere ai giovani che la scuola è il luogo dove si acquisiscono i saperi e che ci sono dei percorsi di aiuto perché tutti giungano almeno all’obiettivo minimo comune.

Ci saranno docenti adulti volontari e studenti più capaci che, nello spirito del reciproco aiuto, lavoreranno con gli studenti più deboli. Saranno organizzate uscite culturali e professionalizzanti alla scoperta del talento personale, durante le quali i ragazzi prepareranno servizi video e fotografici, faranno interviste, resoconti orali e scritti da condividere, articoli di giornali e televisivi. Impareranno così ad osservare, a conservare le emozioni, a raccogliere idee, a condividere. Per questa ragione, il progetto prevede l’acquisto della LIM, uno strumento flessibile che i ragazzi impareranno ad usare per cercare informazioni e fissare esperienze.

Le uscite previste riguarderanno anche istituzioni che si occupano di volontariato (quest’anno ricorre il cinquantenario della fondazione della Caritas, ad esempio, ma si visiterà anche la sede della Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana), con lo scopo preciso di mostrare come si possa spendere utilmente il tempo libero a seconda della propria inclinazione e come queste organizzazioni offrano anche possibilità di lavoro. La pandemia con le sue emergenze ha dimostrato quanto sia necessario un corollario di istituzioni, di volontari e non, a sostegno di quelle pubbliche.

  • Motivazioni e bisogni

Il progetto nasce sulla base dell’osservazione del territorio sul quale opera la Parrocchia. In particolare, Santa Maria degli Angeli, da piccolo centro conosciuto essenzialmente come luogo francescano, negli ultimi decenni ha conosciuto un forte sviluppo urbanistico, culturale, economico e commerciale.

Di fatto, la comunità che si è venuta a creare non è coesa e i ragazzi della fascia d’età fra gli 11 e i 16 anni non hanno un luogo di aggregazione che funga da polo di richiamo e da punto di incontro, non ci sono iniziative con carattere di continuità e, soprattutto in epoca di pandemia, isolamento e iperconnessione; i teenager sciamano per i parchetti della zona, si lasciano andare a comportamenti che spesso scivolano nel disagio, nelle dipendenze e nel disturbo della quiete pubblica. Tutto questo nell’età in cui i giovani possono e devono prendere coscienza della loro identità, locale, nazionale ed europea, dei loro talenti e delle opportunità di svilupparli che il percorso scolastico e l’associazionismo territoriale offrono loro.

Lo stesso scenario vale per la frazione di Castelnuovo, reso quasi un dormitorio dalla mancanza di servizi pubblici, di collegamenti e di alcuni punti commerciali essenziali. La frazione di Tordandrea appare più coesa socialmente, ma è carente di iniziative per la fascia d’età target del progetto; allo stesso modo il territorio di Costano. Inoltre, nell’area considerata sono numerosi i cittadini stranieri o di origine straniera, alcuni dei quali ben inseriti, altri con notevoli difficoltà, linguistiche, culturali, relazionali ed economiche, che è necessario raggiungere, coinvolgere, aiutare ad integrarsi sin dall’età dello sviluppo.

Da questa osservazione nasce una conclusione che ci guida verso l’obiettivo del progetto: la Parrocchia intende impegnarsi ad intraprendere iniziative per intercettare gli interessi, i bisogni e le aspettative dei preadolescenti e adolescenti del territorio, per incanalarli su strade utili primariamente a se stessi e, a seguire, alla comunità tutta.

  • Obiettivi del progetto

A livello di obiettivi a breve termine, si intende:

• dotare la popolazione di Assisi di una proposta extrascolastica continuativa, interessante, educativa, coinvolgente e utile.

• coinvolgere fino a 120 ragazzi in attività ludiche ma formative, anche in risposta ed in compensazione al lungo periodo di isolamento e di inattività;

• ristabilire un ponte comunicativo fra le generazioni e fra i giovani e il territorio;

• attivare preadolescenti e adolescenti rispetto alle iniziative solidali e di cittadinanza attiva del territorio;

• favorire l’integrazione e l’intercultura;

• scoprire e valorizzare i talenti e le inclinazioni dei giovani, incanalando le energie del singolo nel gruppo, in regime di reciproco beneficio;

• accompagnare i giovani nella riappropriazione in sicurezza di spazi e di socialità;

• integrare l’azione pubblica nella prevenzione e nella scoperta del disagio sociale e psicologica che coinvolge moltissimi ragazzi dell’età indicata;

A questi scopi – e a medio/lungo termine – si intende potenziare una rete collaborativa con le realtà locali impegnate nel sociale, sia pubbliche che private, finalizzata a condividere strategie per ampliare l’offerta aggregativo-educativa, per prevenire fenomeni di disagio ed intervenire su casi di fragilità.

  • Risultati attesi

Si prevede di restituire alla comunità un gruppo di giovani più consapevoli e responsabili rispetto al proprio territorio e più fiduciosi rispetto alla vita sociale e comunitaria, futuri cittadini attivi in grado di apprezzare il prossimo, il diverso, oltre che le bellezze locali, e di contribuire alle iniziative solidali a beneficio dei più fragili. In termine di percepito, si attende che i giovani beneficiari si qualifichino come parte integrante della vita cittadina, come portatori di proattività e di ingaggio sociale.

Il presidio educativo inoltre agisce nella prospettiva di mitigare e ridurre i casi di disagio scolastico, di discriminazione, di isolamento, di inattività: il miglioramento in questa direzione sarà misurabile solo a posteriori

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