
Solo La bellezza salverà il mondo e Assisi ne ha da vendere!
da Andrea Angelucci (Fotografo Assisi)
Io credo che sarebbe il caso di proporre al Sindaco di Assisi un ASSESSORATO ALLA BELLEZZA, intesa nella sua accezione più ampia. L’idea nasce dalla mia esigenza di Bellezza che ricerco continuamente, che vedo e che diffondo a tutti attraverso le mie fotografie che nella quasi totalità hanno come soggetto la mia Città: Assisi.
L’Amore che mi lega alla città in cui sono nato e cresciuto, è così forte da cercare di “proteggerla” ogni istante, come fa un genitore con il suo bambino.

L’assessorato si dovrebbe occupare della bellezza dei luoghi ma anche della bellezza interiore di chi vive la nostra Assisi anche per un solo giorno. L’assessorato alla Bellezza dovrebbe essere diverso da tutti gli altri. Principalmente non dovrebbe avere un solo assessore perché qualsiasi persona, anche la più illuminata di questo mondo, avrebbe la sua visione soggettiva della bellezza; questo assessorato dovrebbe essere formato da un collegio di Saggi e dalla gente.
Per “gente” intendo non solo i cittadini di Assisi ma anche i visitatori della Città Serafica, che spesso vivono Assisi per un solo giorno o addirittura per poche ore; questi ultimi si potrebbero esprimere e partecipare attraverso un blog. Tutto questo per evitare che qualsiasi decisione in tema di Bellezza cada dall’alto. Insomma, il Cittadino di Assisi ma anche il turista e tutte le altre persone che amano e vivono la Città di Assisi, per la prima volta sarebbero protagonisti delle scelte in tema di Bellezza della loro Città.
Probabilmente, i pareri dell’assessorato alla Bellezza non sarebbero vincolanti ma permetterebbero di fare delle scelte più attente in molte materie curate da altri assessorati e, cosa non trascurabile, lascerebbero una traccia di cui la politica non potrà non tenerne conto.
Per quanto riguarda la “Bellezza interiore”, è un concetto più spirituale che materiale e per “spirituale” NON mi riferisco alla Religione (a nessuna in particolare) ma all’essenza più profonda che è dentro ognuno di noi. La Bellezza porta altra Bellezza, infatti la Bellezza esteriore già da sola ci accresce interiormente ma, il mio “sogno” è quello di promuovere la Città di Assisi come una meta per “ritrovare se stessi” ed, eventualmente, “ritrovare la strada smarrita“.
Assisi, viene definita “la Città della Pace“, forse sarebbe meglio chiamarla “La Città dello Spirito” (anche riferendosi allo “Spirito di Assisi” di S. Giovanni Paolo II).
Alcune persone mi hanno fatto notare, con evidente ironia, che Assisi è un esempio di Bellezza e Spiritualità ma io che ci sono nato e che ci vivo da quasi 50 anni, credo che questo non sia sufficiente e che l’assessorato servirebbe a muovere le coscienze per valorizzare al meglio la Bellezza (e magari non solo quella) della Città di Assisi e questo potrebbe essere un esempio per il resto del nostro (appunto) “Bel Paese”.
La Bellezza, anche intesa nella sua accezione più ampia, per molti viene vista solo come un costo ma in realtà è e deve essere vista come una risorsa, infatti è questa una delle principali ragioni per la quale milioni di persone, da ogni parte del mondo, vengono in Italia e nella nostra Assisi.
Andrea Angelucci – Fotografo – Assisi
Andrea Angelucci aveva proposto, sulle nostre pagine, un sondaggio. Alle domande se Ad Assisi un Assessorato alla Bellezza? Cosa ne pensate? Hanno risposto 1.308 persone, 86%, 1.125 Sì – 7%, 93 Votes No – 7%, 90 Non saprei |
Un assessorato alla “concretezza”no eh”? Un assessorato che si faccia veramente carico dei problemi della gente no eh? Un assessorato di “meno chiacchiere e più fatti”no eh? Un assessorato che si faccia carico dei problemi della immigrazione no eh? Del lavoro che per i nostri giovani non c’è no eh? Dei nostri anziani che rimangono soli no eh? Facciamo meno voli pindarici e stiamo più con i piedi a terra…non dobbiamo inventarci niente…riuscire a prendersi cura dei problemi quotidiani della gente (e ne abbiamo molto bisogno) sarebbe già una “gran bellezza”….e Assisi non ha bisogno di artifici o assessorati strani….è bella perché è straordinario il suo spirito…non dobbiamo creare niente….è già tutto fatto…dobbiamo solo mantenere e proteggere quello che ci è stato donato…
ogni cittadino è assessore alla bellezza, la cittadinanza attiva è prevista dalla costituzione. Assessore alla bellezza dovrebbe combattere le cose brutte. Non mi pare che l’autore dell’articolo che come me ama fotografare, sicuramente lui meglio di me, abbia mai levato la voce per evitare le brutture che sono state fatte (e continuano ad essere realizzate anche ora, nel territorio. Eppure c’è una legge nazionale che ha riconosciuto tutto il territorio di Assisi “bellezza naturale” (dec. M. 25 giugno 1954 – tutto il territorio e non solo la città di Assisi). Il vero assessorato alla bellezza è questo la sensibilità di ogni cittadino contro le cose brutte. Io l’ho fatto, e lo sto facendo anche ora, ma mai i “colti” gli “artisti” i “religiosi” i “professoroni” “i politici” di Assisi hanno dato una mano.
Bravo paolo…sono con te…sono tutti bravi a parlare…a pontificare…a proporre…ma quando devono metterci la faccia col cavolo che li vedi in prima linea!!!! Per l’accoglienza è la stessa cosa…tutti umani…caritatevoli…sensibili..a parole!!!! Devo ancora vedere qualcuno di questi soggetti aprire la porta delle loro case ed offrire un piatto di pasta ad uno di questi poveri disgraziati(caritas a parte)…quanta ipocrisia in questo mondo…La bellezza di Assisi dovrebbe essere questa…far vedere al resto del mondo come si accoglie il “fratello bisognoso” perché questo dovrebbe essere lo spirito di Assisi…questo spirito ci ha tramandato e consegnato il nostro amatissimo FRANCESCO….ma non mi sembra che si agisca come si dovrebbe….allora di che “bellezza” parliamo!!!! Ora abbiamo anche l’assessore alla “forma” alla sostenibilità urbanistica…ambientale…energetica…quante belle parole!!! Riportiamo l’essere umano al centro dei nostri interessi invece…questo è lo spirito di Assisi…questa dovrebbe essere la nostra BELLEZZA
Ma dove vivete tuuti e 3? Lo sprito di Assisi é morto ai tempi di San Francesco. Girate per Assisi e vedete quale “accoglienza” diamo ai turisti…la nostra industria. Prezzi stratosferici per il “pollo da spennare”, ignoranza nel senso di trattare male la gente, derisione a chi é diverso o particolare….ha ragione Antonello Amori…compattiamoci e diveniamo una cosa sola…la ricetta? isoliamo chi non é in linea con lo sprito di Assisi….ho paura che rimarremo in pochi.
Non mi pare che il mio commento contrasta con il pensiero di “GRILLO PARLANTE” !
Bravissimo fotografo