
Rubano in ospedale, è furto aggravato secondo i carabinieri
Si tratta, tecnicamente, di furto aggravato, perché c’è la forzatura di una porta e di un armadietto. Secondo i carabinieri di Assisi al seguito del maggiore, Marco Sivori, che hanno effettuato i rilievi direttamente al secondo piano (medicina generale), quello che è accaduto non è una rapina, bensì un furto. Da quanto si apprende dalle Forze dell’ordine, i due soggetti sembra non fossero armati. Un testimone ai nostri microfoni, però, ha dichiarato di aver visto due persone a volto scoperto e con una rivoltella in mano.
L’uomo, ascoltato dagli investigatori del maggiore Marco Sivori, avrebbe, però, raccontato un’altra versione. I due soggetti non avevano in mano un’arma, ma molto probabilmente uno zaino e nella foga questo potrebbe essere stato scambiato per una rivoltella. Su questo punto, però, non c’è alcuna certezza. Il ladro, dunque, aveva qualcosa in mano ma non è ancora chiaro cosa fosse. Il bottino è scarso: sono stati rubati circa 70 euro da una borsa e 80 dall’altra. 150 euro in tutto, effettuando un colpo senza avere il minimo rispetto delle persone che soffrono, né di quelle presenti in compagnia dei malati e, men che meno, del personale sanitario impiegato nel reparto diretto dal dottor Paolo Verdecchia.
I malviventi, che come detto erano volto scoperto, e dalla descrizione del testimone non rientrerebbero tra i soliti volti conosciuti e, spesso, ricercati dai carabinieri della Compagnia comando e del territorio. Si parla di un uomo mezza età, 45 anni circa. Uno dei due è un po’ tarchiato, con pizzetto e brizzolato. Ci sono proteste, intanto, da parte degli utenti della struttura e del personale, perché più volte è stato richiesto, alla Asl, di installare delle telecamere di sorveglianza, richiesta che, però, non è mai soddisfatta.
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