Il festival Vibrazioni fa suonare gli alberi del Subasio

Il festival Vibrazioni fa suonare gli alberi del Subasio

Sarà Alberi da Suonare, performance di Tetraktis con il sound artist Federico Ortica, sabato 6 agosto alle 18 agli Stazzi del Parco del Monte Subasio, ad Assisi (PG), il terzo appuntamento della rassegna Vibrazioni – il suono dalla radice. Un’esplorazione avvolgente in cui gli alberi del Subasio saranno “suonati” e amplificati con trasduttori elettroacustici, dando vita a un concerto unico.

“Ogni albero ha una propria sonorità – sottolinea Ortica – che dipende da tantissime variabili come altezza, età, raggio del fusto, umidità e temperatura esterna. Per questo chi partecipa ha l’opportunità di assistere a una performance che nasce in quel momento specifico ed è irripetibile”. Una “voce” che varia anche a seconda del tipo di supporto – bacchette, mani – e del modo con cui i tronchi vengono “suonati” dai percussionisti, e che si può ascoltare ma anche toccare, perché vibra nel fusto dell’albero.

Promosso da Tetraktis Percussioni con il sostegno dei Fondi “POR FESR Umbria 2014-2020 – Az. 3.2.1 – Avviso Pubblico per partecipazione Progetto Spettacoli dal Vivo”, Vibrazioni nasce dalla matrice primitiva del concetto di suono e si declina in 6 appuntamenti durante l’estate in altrettanti luoghi suggestivi della regione, palcoscenico di performance musicali in cui l’esperienza immersiva incontra composizioni originali e strumenti di vetro.

Il corpo vibrante quale archetipo della musica stessa – considerata nella accezione più ampia del suo significato – è l’emblema della ricerca quasi trentennale di Tetraktis Percussioni, che trova sintesi nei programmi musicali proposti, che oscillano tra linguaggi più o meno definiti e organizzati, tra modalità più o meno controllabili e ripetibili, tra forme di fruizione più o meno convenzionali.

Ingresso gratuito su prenotazione: vibrazioni.tetraktis@gmail.com

2 Commenti

  1. Lasciamo in pace gli alberi e non li facciamo vibrare! Rispettiamo un luogo sacro come il Monte Subasio il cui rimboschimento è stato il frutto delle immani fatiche di centinaia di poveri braccianti

  2. D’accordo con Vicky “l’archetipo vibrante” andatelo a proporlo altrove. Ci sarebbe bisogno invece di ripristinare la recinzione degli Stazzi dove le auto scorrazzano tranquillamente danneggiando il delicato manto erboso.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*