
Travicelli, facciamoli crescere e non stronchiamoli sul nascere
da Claudia Travicelli
Si avvicinano le Elezioni Amministrative e nelle nostre città spuntano nomi di giovani ragazze e ragazzi,che si vorrebbero sentire coinvolti e poter interagire con le istituzioni. È vero io sono candidata,sono una donna e soprattutto mamma e come tale mi auguro che tutti coloro che in queste ore si stanno avvicinando a questi ragazzi, chiedendo loro la candidatura,lo facciano onestamente e soprattutto senza nessun scopo, evitandone,come troppo spesso accade,a tutti i livelli e in tutte le aree politiche,il loro sfruttamento durante le campagne elettorali, momenti e giorni in cui di promesse se ne fanno tante,ma al termine dei giochi tanti di quei ragazzi vengono rimandati a casa,lasciando purtroppo in loro solo e soltanto tante promesse “da marinaio”. Qualche giorno fa parlavo con dei giovani e un ragazzo,che in passato fu anche candidato lamentandosi mi diceva “Claudia,finite le campagne elettorali nessuno si ricorda mai di noi”, troppo spesso,i soliti noti,i tanti marpioni delle varie aree,in questi periodi pensano solo allo sfruttamento mediatico dei giovani e così facendo fanno in modo che si allontanino maggiormente dagli ambiti decisionali.
Troppo spesso i vari politici, durante la campagna elettorale, vedono nei giovani un modello che piace alla massa,inoltre considerata la crisi e il momento economico, cercano di fare leva su ansie e preoccupazioni dei genitori, preparando la programmi a loro (solo in chiacchiere) dedicati o peggio ancora facendo promesse a valanga…dal titolo “di tutto e di più”,dove prevalgono maggiormente inesistenti offerte di posti di lavoro ecc…
Purtroppo,come già accennato sopra tutta questa attenzione nei confronti dei nostri giovani,sovente svanisce non appena finiscono le elezioni,come pure le altre promesse fuggono via come il vento.Questi metodi sempre più utilizzati ,rendono ai giovani la politica una cosa lontana,sporca,da evitare e il loro interesse viene meno in un giro di poche ore.
Per riuscire a responsabilizzare i nostri giovani e a farli avvicinare alla politica, bisognerebbe in primo luogo creare delle opportunità di dialogo e confronto, al fine di realizzare una maggiore presenza giovanile negli ambiti istituzionali.
In ogni partito o lista,ci dovrebbero essere delle persone che con un senso di responsabilità vadano alla ricerca di un sano e costante dialogo,coinvolgendoli e dando loro la giusta importanza e sapendone tirare fuori le qualità migliori. La classe dirigente,come i candidati non si inventano in due giorni,ci vuole il tempo giusto per una adeguata formazione,il rispetto e l’aiuto,in un cammino che dall’inizio può essere bellissimo e all’improvviso può sprofondare o meglio può far sprofondare,chi quasi sempre ci ha creduto con onestà,per non parlare a quando si arriva a bruciare sul nascere persone e sogni.
Il mio appello è anche l’invito al buon senso,basta pensare ai candidati giovani,troppo spesso da sacrificare, aggiungo dopo una attenta riflessione…che fortunatamente in Umbria…non ci sono molti giovani che sono appena usciti dalla casa del “Grande Fratello” o dalla scuola di “Amici”, ragazze e ragazzi quasi sempre privi di conoscenze ed esperienze in campo politico da poter utilizzare in tal senso e per un periodo limitato,soltanto perché in parte famosi. Pensiamoci bene,i giovani sono una risorsa,il nostro futuro e non sono il fine per far gioire o godere qualcun’altra o altro.
Claudia Travicelli
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