Saio recuperato nel Protomonastero di Santa Chiara
ASSISI – San Francesco riportò pezzi del mantello del vescovo Guido sul suo abito penitenziale: è questa la deduzione a cui è arrivata dopo lunghe ricerche scientifiche e studio dei materiali, la restauratrice senese Maria Giorgi che, nei giorni scorsi, ha tenuto diverse conferenze sul tema, di cui una a Londra e una a Siena.
A Londra in Saint Stephen’s Church Hall si è infatti tenuta la conferenza annuale della Società per lo studio del tessuto e del costume medioevale MEDATS http://medats.org.uk/ , Medieval Dress and Textiles Society dal titolo ” Wool Cloth, Clothing and Culture”. Tra gli interventi c’è stato proprio quello della Giorgi: “The first cowl of St Francis of Assisi and the mantle of Bishop Guido”.
Il lavoro accolto con estremo entusiasmo al convegno londinese, illustra gli studi sui materiali rinvenuti nel 2007 tra cui alcuni frammenti ritrovati in una scatola e altri avvolti in un rotolo, recanti un cartiglio “Sacro Pallium, Mantello del vescovo Guido”.
I reperti confrontati con il primo abito penitenziale di San Francesco dopo numerose analisi scientifiche e tecniche, hanno confermato la compatibilità delle fibre rinvenute sulla prima veste con i frammenti tessili scoperti nel 2007.
L’altra presentazione si è tenuta il 23 maggio scorso alla Biblioteca comunale degli Intronati a Siena. Dopo la tappa senese, la ricerca verrà presentata anche al congresso: “FIBRES in Early Textiles from Prehistory to AD 1600” dell’Università di Glasgow, dal 6 all’8 giugno.
La prima illustrazione del procedimento che ha portato all’ipotesi, confermata dagli studi, che San Francesco riportò pezzi del mantello del Vescovo Guido sul suo primo abito penitenziale è stata presentata dalla Giorgi il 14 maggio 2017 nel corso della settimana di eventi per l’inaugurazione del Santuario della Spogliazione di Assisi.
Continua il lavoro di ricerca della Giorgi, restauratore/conservatore già responsabile della collezione tessile delle reliquie di San Francesco e Santa Chiara presso il Protomonastero delle Clarisse di Assisi che ha curato tra gli altri, il restauro delle reliquie di San Bernardino della Basilica dell’Osservanza di Siena e Massa Marittima, i parati di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati sede della Presidenza della Regione Toscana a Firenze, l’opus anglicanum Piviale di Pio II di Pienza, la casula di San Panfilo Sulmona, la collezione tessile del Museo di Palazzo Venezia e del Museo d’Arte Orientale di Roma, parte della collezione di arazzi del Palazzo del Quirinale.
Molti di questi lavori sono stati dalla Giorgi pubblicati e presentati in congressi nazionali ed internazionali.
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