Marcia della Pace, Sindaco Proietti: «È un onore essere la destinazione finale»

Occorre reagire a tanta violenza e devastazione, ma soprattutto occorre combattere l'indifferenza

Campo Grande Assisi, amministrazione a lavoro per trovare soluzioni
Stefania Proietti
Marcia della Pace, Sindaco Proietti: «È un onore essere la destinazione finale». È partita questa mattina alle ore 9 dai Giardini del Frontone di Perugia la Marcia della Pace e della Fraternità Perugia-Assisi. Tantissime le persone presenti anche quest’anno in un percorso che si pone l’obbiettivo di combattere l’indifferenza di fronte ai tanti, troppi scenari di guerra e violenza che affliggono il mondo. Assisi, Città della Pace, sarà la meta ultima che in questi giorni si è preparata ad accogliere i numerosi partecipanti.
“Assisi non può non essere protagonista alla Marcia della Pace. È un onore essere la destinazione, la tappa finale, della Marcia della Pace che quest’anno più che mai si riempie di significato – dichiara il Sindaco di Assisi Stefania Proietti – Il mondo oggi è colpito da una guerra a pezzi: c’è guerra per il dominio dei popoli, c’è guerra per le risorse della natura, c’è guerra fuori e dentro le nostre case.
Occorre reagire a tanta violenza e devastazione, ma soprattutto occorre combattere l’indifferenza, e la Marcia non è una parata ma l’impegno di ciascuno verso nuovi e concreti percorsi di Pace. Assisi non può che esserne protagonista. Da poco la Città ha ospitato l’importante evento interreligioso e interculturale “Sete di Pace” e si è fatta teatro dell’incontro tra le tante religioni mondiali che qui, ad Assisi, hanno insieme gridato al mondo ‘mai più guerra’.
Oggi, con tutti coloro che hanno partecipato alla Marcia, lanciamo insieme lo stesso grido. Come Amministrazione stiamo concretamente mettendo in atto azioni che facciano della Pace una missione quotidiana promuovendo e incoraggiando, per esempio, stili di vita sostenibili. Non solo. Siamo la prima Amministrazione della Città ad aver previsto un assessorato dedicato ad Assisi Città della Pace, perché lavorare alla realizzazione della Pace non può e non deve essere un impegno di secondaria importanza”.

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