
Proietti a Scuola Sociopolitica Assisi, vincere la grande iniquità globale
ASSISI – «La scuola sociopolitica per me è stato un percorso bello, intrapreso grazie anche al piccolo servizio che ho potuto sempre fare per la nostra chiesa così speciale insieme a Francesca (Di Maolo ndr), all’arcivescovo Sorrentino e insieme a dei ragazzi di 16 e 17 anni». Sono le parole del sindaco di Assisi, Stefania Proietti durante il suo intervento ai lavori di apertura della Scuola socio-politica “Giuseppe Toniolo” che ha visto la presenza dell’arcivescovo Filippo Santoro.
«Solo donando qualche ora del nostro tempo – ha aggiunto il sindaco – siamo riusciti a fare un percorso bellissimo alla fine del quale erano i giovani nella cattedra della scuola sociopolitica ad insegnarci come fare di un problema un’opportunità, di sviluppo personale, di crescita formativa e chissà di lavoro».
E’ orgogliosa il Primo Cittadino di poter dire che qui ad Assisi c’è un percorso di formazione sociopolitica. «Portare anche i giovani alla politica, quella della polis al vero servizio per gli altri che non può non essere nelle corde di chi come noi è cattolico e vuole e deve esserlo non solo nel momento in cui ci troviamo tra noi, ma anche quando ci troviamo nel mondo, anche quando ci viene chiesto di mettere le mani, nelle cose del mondo».
Proietti ha parlato di Creato: «Siamo la Diocesi di Assisi, la chiesa deve parlare più ad alta voce del tema del Creato». Riferendosi a Papa Francesco – ha detto – con un balzo in avanti ha riportato alla consapevolezza mondiale. Unico vero leader mondiale che ha il coraggio di dire la verità è lui. Papa Francesco è l’unico che dice che le guerre non sono guerre di religione o di culture che si scontrano, sono guerre per depredare le risorse. L’unico che dice andiamo a vedere le cause: la grande iniquità globale è ciò che dobbiamo vincere. La grande iniquità globale si ripercuote sull’uomo e sull’ambiente insieme. Questo però ci deve spronare a camminare cantando. Da questa enorme sfida – ha concluso il sindaco –, l’intera famiglia umana può ritrovare un percorso capace di futuro».
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