
Giovanni Abbati, Palazzo di Assisi, vince medaglia d’oro tiro con arco compound
GRECIA – Giovanni Abbatti, classe 2000, ha vinto la medaglia d’oro in Grecia nella specialità tiro con l’arco compound. L’arciere, che è originario di Palazzo di Assisi, ha ha vinto il titolo nella categoria Cadetti maschili. Ma è stata una gara in “grande spolvero” per gli italiani, un super bottino della nazionale giovanile, con: 6 ori, 1 argento, 2 bronzi…con Giovanni Abbati, Elisa Roner, Tozzi Aurora, Alberti Camilla, Viviano Mior, Manuel Festi, Jesse Sut, Elisa Bazzichetto, Erica Benzini, Sara Ret…solo bravi!
“È stata la mia prima trasferta – racconta il Campione in un colloquio su Messenger – e di conseguenza si pensa solo a fare esperienza però già dai tiri di prova avevo buone sensazioni poi il giorno dopo (la gara) sono migliorate ulteriormente e con gran fatica sono riuscito a piazzarmi quarto in qualifica”. Abbati poteva anche ritenersi soddisfatto.
“Però – racconta . mercoledì era il giorno del mix team con Elisa Roner e anche li io e lei abbiamo avuto subito un feeling pazzesco che ci ha permesso di arrivare in finale e vincere . E li è stata subito gioia pura. Però ancora una volta non era finita perché giovedì avevamo gli scontri individuali quelli che maggiormente sono sotto attenzione e rispetto agli altri giorni ci siamo svegliati con un vento che ti spostava quindi tirare era ancora più difficile . Tra mille difficoltà – riferisce Abbati – ho saputo giostrarmi ogni scontro fino ad arrivare in finale, e in quel momento neanche ci credevo. Poi venerdì che era giorno di squadre mi sono riposato non avendone. Alla fine sabato siamo andati al campo la mattina presto e abbiamo fatto noi finalisti i tiri di warmup. Subito dopo .- scrive – uno dopo l’altro gli arcieri sono stati chiamati per andare a fare lo scontro. Alla fine è toccato a me che avevo una paura bestiale” Il vento si sa non è amico degli arcieri e sul campo di gara di vento ce n’era davvero tanto.
“Quandogli ero li sulla linea di tiro – ricorda – avevo solo il pensiero di mandarle dentro e tirare al meglio che potessi fare e ce l’ho fatta. Insomma che dire è stata un’esperienza fantastica e il tutto è potuto accadere anche grazie al supporto del nostro tecnico compound Tiziano Xotti”.
SPECIALITA’ COMPOUND
In questa divisione si utilizzano appunto archi “compound” (compositi), muniti di particolari sistemi di demoltiplicazione della potenza a mezzo di carrucole eccentriche che permettono di ottenere la potenza massima a circa metà della fase di apertura dell’arco per poi essere scaricata di circa il 60-75% (let-off), ottenendo così uno sforzo fisico minore ed una maggiore velocità di uscita della freccia, quindi una maggiore precisione.
È consentito l’uso di mirini ottici potenziati con lenti addizionali e livelle che consentono di verificare che l’arco sia parallelo al terreno, punti di mira a fibra ottica e soprattutto di sganci meccanici per rilasciare, che eliminano quasi interamente l’interferenza di un rilascio manuale. Recentemente è stato dimostrato che un arco compound utilizzato da un congegno meccanico detto shooting machine, che simula l’arciere in condizioni ideali, è capace di scagliare una freccia con identico risultato di una precedente.
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