
E’ morto Pino Antonelli, Maestro della vita e dell’arte, ci mancherai
di Marcello Migliosi
ASSISI – “O Morte, vecchio capitano, è tempo! Sù l´ancora! Ci tedia questa terra, o Morte! Verso l´alto, a piene vele! Se nero come inchiostro è il mare e il cielo, sono colmi di raggi i nostri cuori, e tu lo sai! Su, versaci il veleno perché ci riconforti! E tanto brucia nel cervello il suo fuoco, che vogliamo tuffarci nell’abisso Inferno o Cielo cosa importa? discendere l´Ignoto nel trovarvi nel fondo alfine il nuovo!“.
Abbiamo preso a prestito l’ultima quartina, l’VIII, di una delle più struggenti poesie di Charles Baudelaire, “Il Viaggio”, per annunciare la morte di Pino Antonelli, Maestro della Vita e dell’Arte.
Pino se n’è andato, una feroce malattia l’ha stroncato. Lui non ha mollato mai, ha lottato come un leone fino all’ultimo. Ha messo tutto sé stesso, come sempre faceva, nel contrastare il crudele leviatano.
Se ne va un amico, un grande artista, un creativo. Prima che i creativi diventassero un perno della nostra vita di comunicazione, lui lo era già stato. La morte l’ha “falciato” oggi, strappandolo ad una comunità che lo ama, e cui lui ha sempre dato tantissimo: quella di Assisi.
Pino Antonelli era nato a Roma nel 1955. Giovanissimo ha cominciato a disegnare fumetti, attività che lo ha visto impegnato negli anni d’oro delle pubblicazioni erotico-comiche (Lando, Zora, ecc.). Ha affiancato a questa attività, quella di fotografo realizzando reportage destinati agli studi urbanistici dell’Umbria.
Realizza numerosi servizi fotografici per manifestazioni, riviste oltre che per libri, guide e cartoline. Nel 1995, in una fusione creativa tra le due attività, nacque “Storie a strisce”, ovvero la storia della fotografia a fumetti, pubblicata mensilmente dalla rivista FotoGraphia fino al 2000. In seguito, si dedica alle esperienze multimediali, passando dalla multivisione alla realizzazione di video, CD-ROM, presentazioni e website.
Ha lavorato come educatore presso il Convitto annesso all’Istituto Alberghiero di Spoleto. Era stato fotografo del Calendimaggio. L’ultima uscita pubblica al Baccanale caffè dove ha, insieme a tanti amici, inaugurato la sua mostra “La luce dei tuoi occhi”.
40 immagini che raffigurano altrettante donne con un velo. La tecnica scelta cerca di avvalersi quanto più possibile della “verità , concetto quanto mai discutibile nell’informazione moderna. Scegliendo pertanto la fotografia, si è deciso di usare l’immagine istantanea attraverso la Polaroid.
Il messaggio è quello di “dare voce” a queste figure velate, intese come rappresentazione della donna in sé, con un forte richiamo all’attualità: coprirsi è dunque un gesto di sfida simbolica da parte della donna stessa, lasciando fuori solo gli occhi. Durante l’inaugurazione è stato proiettato un breve video “making of“e la lettura di poesie dedicate al tema da parte della poetessa Lolita Rinforzi. La figlia di Pino, Valentina, ha cantato per il padre.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, gli Assessori Claudia Maria Travicelli ed Eugenio Guarducci. Tra gli altri tante persone del mondo della cultura, pittori, poeti, scrittori. Pino è molto amato.
Pino se ne è andato stamattina dopo aver lottato con forza e dignità. Per chi volesse salutarlo, i funerali si celebreranno lunedì alle 15,00 alla Cattedrale di San Rufino ad Assisi.
La luce dei tuoi occhi, inaugurata ad Assisi la mostra fotografica di Pino Antonelli [FOTO E VIDEO]
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