Giuseppe Castelli, segretario per l’Umbria del Fronte Nazionale, fa visita alla sezione Assisi

Durante l'incontro per le problematiche del territorio, fa anche un'analisi della situazione politica che sta devastando l'Italia e l'Europa

Giuseppe Castelli, segretario per l'Umbria del Fronte Nazionale, fa visita alla sezione Assisi

Giuseppe Castelli, segretario per l’Umbria del Fronte Nazionale, fa visita alla sezione Assisi
Riceviamo dal Fronte Nazionale e pubblichiamo
Giuseppe Castelli segretario per l’Umbria del Fronte Nazionale fa visita alla sezione del partito politico di Assisi, dove incontra oltre che il segretario locale, anche alcuni iscritti. Durante l’incontro per le problematiche del territorio, fa anche un’analisi della situazione politica che sta devastando l’Italia e l’Europa.

“In Italia – dice Castelli -, il 6.1% della popolazione vive in povertà assoluta. I terremotati sono al gelo grazie alle false promesse di Renzi e Gentiloni che per salvare le banche hanno trovato subito i soldi, che la disoccupazione giovanile è al 40% ma vorrebbero impegnare gli immigrati nei lavori socialmente utili. Secondo il governo PD ed associato – continua Castelli -, va tutto benissimo perché hanno fatto le unioni civili, di cui si rallegrano la Serracchiani e la Boschi. Il ministro dell’istruzione è una fanatica gender. Padoan dice che c’è la ripresa ma gli italiani devono fare sacrifici. Continua la tratta degli schiavi prelevati dalla marina militare direttamente in Africa in acque territoriali Libiche anche con navi da guerra. Anzi gatta ci cova che il governo Libico non dice nulla in merito forse perché d’accordo con la mafia dei signori degli scafisti. E la sostituzione di popolo, a danno di tutti i popoli (quelli europei in primis). Ma la finanza e le banche vanno alla grande, a discapito di un’economia che dovrebbe essere a servizio del popolo e non il popolo a servizi dell’economia – continua Castelli -, sono convinto più che mai che sia arrivato il momento che non solo bisogna tornare subito alle urne, ma che è necessario una ribellione del popolo ma una ribellione non di sole parole dette nei social network ma una vera e propria insurrezione popolare, solo in questo modo possiamo riprenderci la nostra sovranità anche monetaria. Giovanni Falcone disse: Il vigliacco muore più volte al giorno. Il coraggioso muore una volta sola. Gli Italiani devono diventare così come disse Falcone. Churchill disse: che Il coraggio è una virtù. Tra le qualità umane la più importante e la più rara perché e quella che garantisce tutte le altre. Quanto sopra detto – conclude Castelli -, sia il coraggio che la virtù sono servite ai nostri bisnonni per difendere l’Italia dall’Invasore, ma che oggi è raro si ripeta, almeno che il popolo torni a riprendersi in mano il nostro paese”.

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