Colussi Petrignano in sciopero, per l’azienda è incomprensibile

Colussi, Ugl agroalimentare Umbria esprime solidarietà all'azienda

Colussi Petrignano in sciopero, per l’azienda è incomprensibile

Il Gruppo Colussi trova incomprensibile la dichiarazione di sciopero da parte delle rappresentanze sindacali. Una scelta che interrompe in maniera inaspettata e violenta un percorso di dialogo e confronto avviato da moltissimi mesi e finalizzato a sostenere lo sviluppo dello stabilimento umbro, obiettivo ora rimesso in discussione.

Il rilancio dello stabilimento di Petrignano era infatti uno dei punti cardine del Piano industriale del Gruppo Colussi che a questo scopo ha già investito oltre 15 milioni nell’ultimo triennio. Alla base della riorganizzazione, la preannunciata adozione di un nuovo modello organizzativo che ha alla base un programma straordinario di formazione e/o riqualificazione professionale, finalizzato a soddisfare i fabbisogni formativi individuali alla luce delle nuove esigenze tecniche, produttive ed organizzative.

In questo modo si renderanno le persone capaci di lavorare su tutte le posizioni della linea, permettendo al singolo lavoratore di variare la posizione con maggior frequenza rispetto a prima. I benefici sono molteplici e toccano molti aspetti, dal punto di vista fisico con movimenti sempre differenti, per la sicurezza del lavoro per la maggior attenzione legata alla non ripetitività dell’azione ma anche per una consapevolezza maggiore del lavoro. Tale organizzazione, inevitabilmente, porta ad una specializzazione per linea delle diverse squadre, rendendo impossibile una turnazione perfettamente simmetrica tra tutti i lavoratori.

La scelta della squadra – e di conseguenza della linea a cui si viene assegnati – viene fatta anche tenendo in considerazione le caratteristiche e le esigenze di ciascuno e in questa fase iniziale ci sarà ampia disponibilità da parte del Gruppo a soddisfare le richieste di scambio laddove ci fossero esigenze specifiche.

Tolta questa richiesta, che per motivi oggettivi non può essere pienamente accolta, su tutti gli altri punti l’azienda ha sempre mostrato piena disponibilità a venire incontro alle esigenze dei lavoratori.

Nello specifico, entro la fine di gennaio sarà determinato l’assetto dei turni per tutto il 2020, in anticipo rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, con un aggiornamento trimestrale per le variazioni legate alla produzione. Per gli altri due punti oggetto delle rivendicazioni – premio di produzione e maggiorazione notturna – la discussione è in fase avanzata di discussione ed era già stato calendarizzato un incontro per il 19 dicembre con l’obiettivo di definire positivamente le questioni.

In considerazione del dialogo aperto e della disponibilità del Gruppo a risolvere tutte le questioni aperte – senza mettere in discussione il progetto di rilancio – non si capisce a chi possa giovare la dichiarazione di sciopero e la contestuale astensione dagli straordinari rappresentando invece un sicuro danno per i lavoratori e l’azienda.

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