Ivano Bocchini, interviene sulla questione dell’ufficio postale di Viole

Ivano Bocchini, interviene sulla questione dell’ufficio postale di Viole
Il servizio così strutturato sembra volere gettare le basi per la chiusura definitiva

Sono trascorsi oramai tre mesi dall’entrata in vigore del funzionamento a giorni alterni di alcuni uffici postali avvenuta in seguito alla decisione, unilaterale, di Poste Italiane di procedere alla riduzione di un servizio essenziale per molte frazioni come ad esempio quella di San Vitale a Viole e Castelnuovo.

Il servizio così strutturato sembra volere gettare le basi per la chiusura definitiva degli uffici colpiti da questo provvedimento, infatti in questi primi tre mesi il volume di affari ha avuto un calo del 40% e si sono determinate chiusure di conti correnti in favore di altri istituti bancari.

Pertanto vogliamo mettere in evidenza gli aspetti che producono disagi alla cittadinanza locale e che al tempo stesso indeboliscono la funzionalità sia degli uffici che di intere frazioni.

Visitando questi uffici infatti ci si rende conto di giungere in luoghi di mera riscossione, perché gli operatori non riescono ad espletare servizi aggiuntivi, a causa del poco tempo che hanno a disposizione. Grave inoltre il mancato recapito delle raccomandate in tempi utili, in occasione del fine settimana, si accumulano ritardi anche di 5 giorni, si formano inoltre  code agli  sportelli di circa un’ora e si è azzerata la possibilità di usufruire dei molteplici servizi messi a disposizione da Poste Italiane, che se correttamente applicati, contribuiscono in modo sostanziale al sostegno e alla crescita dei territori.

Tutto questo nuoce gravemente alla vita quotidiana delle persone e a farne le spese sono ancora una volta i più deboli, gli anziani e i pensionati, che hanno sempre individuato nell’istituzione Poste Italiane una garanzia e un punto di riferimento, una sorta di consulente di fiducia dei propri risparmi.

Queste realtà locali vogliono augurarsi che gli attuali vertici di Poste Italiane decidano di invertire la rotta e di investire risorse sugli uffici delle periferie, dotandoli dei mezzi, strumenti e del personale necessario per l’espletamento dei buoni servizi. Questo anche nell’ottica di scaricare gli uffici dei grandi centri verso le periferie, che verrebbero così a beneficiare di un indotto positivo che andrebbe sicuramente a sostegno dell’economia locale.

Voglio ricordare che l’ufficio postale di San Vitale, nel pieno dell’esercizio, raccoglieva una parte significativa del bacino di utenza di Assisi, Capodacqua Spello e parte di Rivotorto.

postale

Forti anche degli esempi legati al mondo bancario di questi ultimi giorni, crediamo fortemente nella capacità e lungimiranza dell’istituzione Poste Italiane, auspicando un segnale forte e concreto verso quei piccoli territori, che rappresentano un valore insostituibili dell’intera Comunità.

Consigliere Comunale Città di Assisi

Ivano Bocchini

 

 

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