Pronto Soccorso: Un servizio che si continua a impoverire
La risposta sanitaria alle esigenze della comunità è un indicatore primario del livello di civiltà di un popolo. A ribadirlo è l’assessore comunale alla sanità, Massimo Paggi, che torna a porre l’attenzione sull’ospedale di Assisi e, in particolare, sul Pronto Soccorso.
| di Marcello Migliosi
Secondo l’assessore Paggi, il Pronto Soccorso rappresenta un biglietto da visita fondamentale non solo per l’immagine della città, ma per l’intera regione. Attualmente, la struttura ospedaliera può vantare una grande professionalità da parte di tutto il personale sanitario, che comprende medici, infermieri, operatori socio-sanitari, autisti e soccorritori. A loro va il plauso e il ringraziamento delle autorità.
Tuttavia, sorge il dubbio su quanto ancora si potrà sostenere un servizio sanitario ridotto ai minimi termini, con turni pesantissimi e logoranti per il personale. Un Pronto Soccorso degno di questo nome non può garantire un’assistenza adeguata solo in determinati orari. Si fa riferimento all’interruzione di servizi fondamentali come le Tac ed Ecografie, non effettuabili dopo le 20:00 dal Servizio di diagnostica per immagini. A ciò si aggiunge una drastica riduzione del Servizio di endoscopia digestiva, che nel corso degli anni è passato dalle mitiche 5 sedute a una sola.
L’assessore Paggi sottolinea che questa situazione non corrisponde al potenziamento dell’ospedale che ci si aspettava. Inoltre, la carenza cronica di cardiologi e anestesisti continua ad affliggere la struttura ospedaliera, generando pesanti ripercussioni sulla qualità e l’adeguatezza del Pronto Soccorso. Nonostante le richieste, la risposta ricevuta rimane invariata: “non si trovano professionisti, non ci sono professionisti, non vogliono venire ad Assisi”.
“I cittadini”, conclude l’assessore Paggi, “hanno il diritto di ottenere risposte da chi è incaricato di fornirle e da chi è stato eletto per risolvere i problemi e le esigenze della comunità”.
L’ospedale di Assisi, intitolato “Santa Maria degli Angeli e San Carlo” è un importante presidio sanitario che offre servizi sanitari alla comunità da diversi decenni. La sua inaugurazione risale al 1974, quando venne costruito per rispondere alle esigenze di assistenza sanitaria della popolazione di Assisi e dei comuni circostanti nella regione dell’Umbria, in Italia.
L’ospedale di Assisi è cresciuto nel corso degli anni, ampliando i suoi servizi e la sua offerta sanitaria per far fronte alle esigenze sempre crescenti della popolazione. Oltre al Pronto Soccorso, l’ospedale dispone di diverse unità operative specialistiche, come la Chirurgia, la Medicina, l’Oncologia, la Cardiologia, la Pediatria e molte altre, offrendo una vasta gamma di cure e trattamenti. Nel corso del tempo, l’ospedale di Assisi ha continuato a svilupparsi e ad adeguarsi alle nuove esigenze e alle moderne tecnologie mediche, al fine di garantire un’assistenza sanitaria di qualità alla comunità locale e ai visitatori che giungono nella città per motivi turistici o religiosi. L’ospedale di Assisi svolge un ruolo fondamentale nella rete sanitaria dell’Umbria, fornendo servizi medici di alta qualità e contribuendo al benessere e alla salute della popolazione locale. |
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