Ricerca, Innovazione e Speranza: Il Ruolo dell’Istituto Serafico
L’Istituto Serafico di Assisi è stato il palcoscenico del “Secondo Congresso Internazionale sui disturbi del neurosviluppo, disabilità e neuroscienze”, un evento di portata globale che ha messo in luce le ultime scoperte scientifiche riguardanti i processi cerebrali legati ai disturbi del comportamento. Ricercatori, professori e clinici provenienti da tutto il mondo si sono uniti per discutere su temi cruciali, dalla diagnosi precoce alle nuove prospettive della cura, fino all’importanza di mettere la persona al centro delle ricerche e delle terapie.
Il professor Stefano Vicari, dell’Università Cattolica di Roma, ha evidenziato come l’aumento dei disturbi del neurosviluppo tra i giovani sia in parte correlato alla pandemia, con un significativo incremento dei disturbi mentali e d’ansia. L’evento ha affrontato anche la valutazione, il trattamento e la riabilitazione delle disabilità complesse, le nuove prospettive dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario, i trattamenti robotici e tecnologici avanzati, oltre a esplorare i meccanismi alla base delle patologie neurosviluppative come l’autismo e l’ADHD.
Una delle priorità emerse durante il congresso è stata la necessità di una diagnosi precoce dei disturbi del neurosviluppo. Alfonso Tortorella, Direttore della Cattedra di Psichiatria dell’Università degli Studi di Perugia, ha sottolineato l’importanza di intervenire tempestivamente per migliorare la prognosi. Un altro punto critico è la formazione del personale sanitario per affrontare le emergenze sanitarie e fornire cure adeguate alle persone con disabilità.
L’innovazione tecnologica è stata al centro delle discussioni, con l’introduzione di nuovi strumenti e metodologie, come l’analisi del movimento, che offre diagnosi più precise e verifica gli effetti della riabilitazione. Tuttavia, è emersa la necessità di una ricerca scientifica centrata non solo sulla malattia e sulla riabilitazione, ma anche sugli aspetti socio-relazionali e sul benessere complessivo della persona.
Francesca Di Maolo, Presidente del Serafico, ha ribadito la necessità di cambiare la mentalità nel processo di cura e riabilitazione, auspicando che il congresso diventi un “cantiere di speranza” capace di influenzare la politica locale, nazionale ed europea per riscrivere normative e sviluppare nuove visioni che mettano al centro la vita delle persone.
Il congresso ha visto la partecipazione di esperti internazionali, tra cui Marc Tassé dell’Università dello Stato dell’Ohio e Nicolas Zdanowicz dell’Università di Lovanio. Anche il Ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha sottolineato l’importanza di considerare i disturbi del neurosviluppo da una prospettiva sociale e relazionale, annunciando la creazione di un nuovo strumento universale per la presa in carico delle persone con disabilità.
In conclusione, il congresso ha rappresentato un’occasione unica per affrontare le sfide legate ai disturbi del neurosviluppo, unendo le forze della comunità scientifica internazionale e aprendo nuove prospettive per la ricerca e la cura di coloro che necessitano di supporto.
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