📰 Rassegna stampa 📰 – Assisi, il muro che scatena i social, intervento per la sicurezza

Il muro della discordia ad Assisi, che ne dice l'ex sindaco Antonio Lunghi?

Assisi, il muro che scatena i social, Intervento per la sicurezza

Dopo Merkel e Juan Manuel Santos arriva il presidente Antonio TajaniUN MURO che fa discutere: inevitabile quando si va a modificare un qualcosa che sta lì da anni. E’ quello di contenimento fra il prato antistante la Basilica di San Francesco e la via che sale: sono in corso i lavori per l’innalzamento del manufatto, andando di certo a rendere più sicura la zona, ma anche a modificare una delle viste più caratteristiche della città, punto di affaccio, sulla pianura, frequentato da milioni di visitatori.

Il muro verrà rialzato di circa un metro per una messa in sicurezza del luogo ed evitare che qualcuno possa cadere di sotto; non manca giorno, infatti, che qualcuno ci cammini sopra pericolosamente e con i tanti che vi si siedono o si mettono in posa per una foto. Un lavoro realizzato sotto il controllo e con il placet della Soprintendenza, secondo i criteri da essa dettati. I frati del Sacro Convento, alla richiesta di una spiegazione ‘ufficiale’, la buttano sul ridere, con una risposta sarcastico-caustica, dettata – evidentemente anche da quanto veicolato in questi giorni sui social.

«Abbiamo pensato di dare più spazio ai caprioli che dalla Selva sono imprigionati, cosi da dare loro modo di entrare nel prato ed essere visti dai nostri pellegrini -dice padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro Convento a nome di padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento –. Alzeremo il muro di almeno di tre metri affinché i caprioli non saltino giù evitando così che cadano di sotto, in largo Gregorio IX. SARANNO predisposti anche degli accessi con QR Code che escluderanno tutti quelli che hanno scritto sui social sciocchezze, in questi giorni, sull’intervento in corso».

Risposta sferzante dal vertice della comunità del Sacro Convento, evidentemente non contento di quanto circolato in rete in questi giorni, quando sono comparsi i ponteggi, con una lunga serie di ipotesi. Semplicemente, invece, si tratta di un intervento legato alla messa in sicurezza del muretto che, quotidianamente vede affacciarsi centinaia e centinaia di persone. Fra le obiezioni sollevate sui social se poteva essere sufficiente una ringhiera. Evidentemente tale soluzione non era possibile in un contesto particolare come quello del complesso basilicale, con la scelta dunque di un innalzamento del muro esistente. (Maurizio Baglioni)

3 Commenti

  1. Non avevo mai pensato nemmeno per un secondo che l’intervento potesse non riguardare la sicurezza delmuro che con manifesta evidenza ERA PERICOLOSO. Quindi ben venga l’intervento.
    Quello che non comprendo e’ la risposta sarcastica Da parte del Sacro Convento: ognuno ha il suo ruolo e ai commenti o ipotesi stupide bisogna molte ma volte fare buon viso a cattiva sorte.

  2. Non c’è cronaca di alcun incidente negli ultimi 800 anni quindi quello della sicurezza è una panzana bella e buona, e comunque ci sarebbero state soluzioni meno invasive. Come giustifica invece il fraticello la recensione del prato in uso alla cittadinanza da 8 secoli? Anche qui i caprioli?

  3. È veramente scandaloso quello che succede in questa nostra e sottolineo nostra città. Questi sig.ri si sentono i “padroni” di Assisi…. E la Soprintendenza dove sta? . Ma se veramente fosse un problema di sicurezza basterebbe mettere segnaletica apposita x vietare di camminare sul muro. Non ci piace la ringhiera? Basta mettere un vetro antisfondamento ma che non preclude la visuale di un panorama unico al mondo. E si permettono di fare gli spiritosi con battute di dubbio gusto ma che confermano quello che sto scrivendo: di sentono intoccabili e pensano che Assisi invece di appartenere agli Assisani sia di loro proprietà. Assisi è di tutti…appartiene a tutto coloro che nel mondo si ritrovano nel suo spirito e non appartiene di certo a chi si permette di rispondere in maniera ironica a chi critica un’opera stupida ed inutile…ma la soprintendenza non si esprime anche dal punto di vista paesaggistico? Spero che i nostri politici ( non certo questa amministrazione) si facciano carico di chiedere spiegazioni a chi ha autorizzato questo scempio. E poi vengono a dirci di non ergere muri nei confronti degli altri? Simbolicamente stanno alzando un muro enorme tra loro ed il resto del mondo. Alla faccia dell’accoglienza ( con la scusa della sicurezza a cui non crede nessuno).

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*