
Assisi, due prime volte per un Papa, previsto l’arrivo del premier Giuseppe Conte
ASSISI – Sarà la prima volta che un papa celebrerà una messa sulla tomba di san Francesco. E sarà anche la prima enciclica firmata fuori da Roma. Anche per questi motivi assume un rilievo particolare la visita in forma privata di Papa Francesco ad Assisi sabato. Il giorno dopo, in occasione della celebrazione di San Francesco patrono d’Italia, arriverà anche il presidente del consiglio Giuseppe Conte insieme ad alcuni ministri.
Sarà invece Valeria Mancinelli, primo cittadino di Ancona, a nome dei sindaci delle Marche, della Regione Marche e delle diocesi marchigiane, ad offrire l’olio per la lampada votiva di san Francesco. La delegazione marchigiana sarà composta da 80 sindaci, da rappresentanti della chiesa e della Regione Marche scelta quest’anno per partecipare all’evento in nome di tutte le regioni italiane, oltre a più di mille pellegrini. Porterà 700 litri d’olio per alimentare la lampada nella cripta della tomba di San Francesco.
La manifestazione sarà ripresa in diretta televisiva. Nel programma c’è anche la premiazione con la Rosa d’Argento di un’altra marchigiana: Angela Polselli di Pesaro, come testimone di fede e carità per il suo instancabile lavoro umanitario a livello internazionale, unito al sostegno e alla direzione di alcune case di riposo.
«Sarà un’occasione – ha osservato il presidente dei vescovi marchigiani, monsignor Piero Coccia – per promuovere dopo il sisma e il Covid, una ricostruzione non solo delle comunità e dei cuori, ma anche delle strutture, tra cui 3.000 chiese, ospedali e scuole».
«Marche e Umbria sono sempre più vicine – ha detto il sindaco di Assisi Stefania Proietti – anche grazie alle nuove infrastrutture viarie, che hanno trasformato il volto di alcune città turistiche marchigiane. Ma siamo uniti anche dalle difficoltà del post-sisma e del Covid, che ci ha colpito proprio quando cominciavamo a rialzarci. Chiederò anche in questa occasione che il 4 ottobre torni ad essere festa nazionale». «Il santo è patrono d’Italia – ha ricordato padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del sacro convento di Assisi – anche per la sua attenzione al territorio e alla gente che ci lavora. La sua vita è testimonianza d’incontro con l’altro».
Il 4 ottobre, dopo l’accoglienza delle autorità alle 9.30 a cura del custode padre Mauro Gambetti, a presiedere la celebrazione della festa di San Francesco sarà monsignor Piero Coccia, con l’assistenza di monsignor Agostino Vallini, legato pontificio per le basiliche papali, con i vescovi delle Marche, il vescovo di Assisi, i ministri generali e provinciali delle famiglie francescane. Al termine, il saluto del presidente Conte dalla Loggia del Sacro Convento.
La festa si concluderà nel pomeriggio di domenica. Alle 16 appuntamento nella basilica inferiore di San Francesco con i vespri pontificali in cappella papale cui seguirà la processione alla basilica superiore e la benedizione, all’Italia e al mondo, con la Chartula di San Francesco. Massimiliano Camilletti
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