Ministra Locatelli inaugura il G7 Inclusione e Disabilità ad Assisi

Ministra Locatelli inaugura il G7 Inclusione e Disabilità ad Assisi

Ministra Locatelli inaugura il G7 Inclusione e Disabilità ad Assisi

Ad Assisi, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha aperto ufficialmente il G7 Inclusione e Disabilità, che porta in Umbria 12 tra ministri e capi delegazioni da varie parti del mondo per tre giorni di discussioni. L’evento oggi si è svolto lungo il viale San Francesco, con stand di oltre 100 associazioni per promuovere iniziative sull’inclusione e sulla disabilità. Durante la giornata inaugurale, si è tenuto anche un annullo filatelico dedicato all’evento. nei giorni a seguire l’evento si sposterà al Castello di Solfagnano.

La ministra Locatelli ha sottolineato l’importanza di questo incontro, evidenziando come l’Italia abbia avviato un percorso di riforma sul tema della disabilità. Secondo Locatelli, il cambiamento deve essere portato avanti semplificando i processi burocratici e promuovendo interventi mirati che considerino le necessità individuali, come richiesto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Tra i temi centrali del G7 vi sono il miglioramento dell’inclusione lavorativa, l’integrazione socio-sanitaria, la promozione di una vita indipendente e l’accesso alle attività ricreative e sportive per le persone con disabilità. Un’attenzione particolare è stata data all’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità della vita e per proteggere le persone con disabilità in situazioni di emergenza, come tragedie climatiche o crisi umanitarie.

Locatelli ha inoltre evidenziato l’importanza della riforma italiana sulla disabilità, con il decreto 62 che pone la persona al centro dell’intervento pubblico, mirando a personalizzare il sostegno offerto in base alle esigenze specifiche di ogni individuo. La ministra ha sottolineato come questa riforma debba essere attuata in tutto il Paese, coinvolgendo le istituzioni locali e nazionali per garantire una presa in carico completa delle necessità delle persone con disabilità.

Durante la cerimonia di apertura in piazza San Francesco, l’esecuzione dell’inno italiano è stata accompagnata dalla lingua dei segni, segno simbolico dell’impegno verso l’accessibilità universale. Presenti alla cerimonia anche figure istituzionali internazionali e rappresentanti del terzo settore, oltre a numerosi volontari e cittadini.

A portare i saluti della comunità francescana è stato frate Marco Moroni, custode del Sacro Convento di Assisi, che ha accolto le delegazioni ministeriali, sottolineando il valore simbolico del luogo scelto per l’evento. Frate Moroni ha ricordato l’importanza dell’accoglienza e della fraternità universali, ispirate dalla figura di San Francesco, che la comunità continua a promuovere anche attraverso iniziative per rendere la Basilica di San Francesco sempre più accessibile, come l’installazione di mappe tattili e pannelli in braille.

Il G7 Inclusione e Disabilità di Assisi rappresenta una prima assoluta a livello internazionale, poiché mai prima d’ora i ministri responsabili di disabilità e inclusione si erano riuniti per discutere di queste tematiche. Il programma prevede una serie di interventi dei rappresentanti dei vari Paesi partecipanti, a partire dal Canada con il ministro per la diversità, l’inclusione e le persone con disabilità, Kamal Khera.

Tra i partecipanti vi sono anche la Francia, rappresentata da Charlotte Parmentier Lecocq, il Regno Unito con Stephen Timms, gli Stati Uniti con Sara Minkara, e altri rappresentanti di Germania, Giappone, Kenya, Tunisia, Sud Africa, Vietnam e Unione Europea. Ogni delegazione ha il compito di illustrare le proprie politiche e iniziative a favore dell’inclusione, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione internazionale su queste tematiche.

L’evento si concentra su temi cruciali come l’inclusione lavorativa e sociale, il diritto all’autonomia e alla piena partecipazione alla vita pubblica e la creazione di sistemi di sostegno personalizzati per le persone con disabilità. I ministri e i rappresentanti delle delegazioni stanno discutendo di come integrare i principi della Convenzione ONU nelle rispettive politiche nazionali, cercando soluzioni condivise per migliorare la vita delle persone con disabilità in tutto il mondo.

Uno degli aspetti innovativi di questo G7 è l’approfondimento dell’uso delle nuove tecnologie, in particolare dell’intelligenza artificiale, per migliorare l’accessibilità e la qualità della vita. La ministra Locatelli ha sottolineato come l’intelligenza artificiale possa offrire soluzioni avanzate non solo per semplificare la vita quotidiana, ma anche per garantire la sicurezza delle persone con disabilità in situazioni di crisi.

Nel contesto degli eventi collaterali del G7, si è svolto presso l’Istituto Serafico di Assisi l’incontro “AccogliAmo”, un laboratorio di esperienze collettive che ha coinvolto ragazzi con disabilità e non. Tra le attività proposte, la mototerapia, il baskin (una variante del basket inclusivo) e attività artistiche collettive, che hanno permesso ai partecipanti di sperimentare direttamente il significato di inclusione. All’evento hanno preso parte diverse associazioni locali, tra cui Don Guanella, Capodarco dell’Umbria, e Angsa, che hanno contribuito all’organizzazione delle attività.

La presidente dell’Istituto Serafico, Francesca Di Maolo, ha evidenziato come il G7 sulla Disabilità rappresenti un segno di cambiamento nella visione economica globale, in quanto per la prima volta le questioni legate alla disabilità vengono poste al centro delle agende politiche internazionali.

Nei prossimi giorni, il G7 continuerà con una serie di incontri e tavole rotonde che coinvolgeranno i rappresentanti dei vari Paesi, con l’obiettivo di elaborare nuove strategie per migliorare l’inclusione e garantire diritti uguali a tutti, indipendentemente dalle abilità personali. La speranza è che questo incontro possa segnare l’inizio di un cambiamento concreto nelle politiche globali, promuovendo una maggiore cooperazione tra i Paesi partecipanti per garantire una società più inclusiva.

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