
Frase sessista di Eugenio Guarducci, Anna Mossuto bacchetta l’assessore
Anna Mossuto, Direttore del Corriere dell’Umbria, dedica oggi parte del suo articolo di fondo al sottoscritto ed alla vicenda relativa al mio tweet ritenuto “se(a)ssista“. Mi ero ripromesso di attendere la chiusura di UniversoAssisi per parlare di questo argomento che è stato oggetto anche di richiesta di dimissioni da parte di alcuni politici locali. Dimissioni che se ci saranno dipendono da ben altre questioni. Nell’articolo si parla di una foto di una signora scattata in fondo al Mortaro attorniata da sassi omettendo che la disposizione degli stessi sassi delineava la forma di un grande fallo.
Se Anna avesse non solo fatto maggiore attenzione alla foto ma anche al testo scurrile del post su facebook dall’autrice del gesto esibizionistico avrebbe capito il senso della mia reazione ad un gesto che è si da considerarsi davvero sessista.
Molte donne di Assisi lo hanno per fortuna capito avendo la possibilità di conoscere il personaggio in questione e leggendo i suoi interventi sui social. Perché il sessismo non può e non deve essere considerato solo come becero comportamento maschile. Se qualsiasi uomo si fosse fatto fotografare giù in fondo al Mortaro all’interno di un perimetro di sassi raffigurante il sesso femminile cosa sarebbe successo? Il finimondo. Non oso pensare cosa poteva accadere se l’avessi fatto io. Dimissioni? Mi avrebbero chiesto di essere confinato al Polo Nord per 20 anni.
Tutti ad Assisi conoscono lo stile con il quale la signora si confronta in qualsiasi occasione di confronto sia pubblico che privato e non c’è bisogno di alcuna sottolineatura per renderlo noto. Credo che in molti conoscono anche il mio stile ironico e satirico di intervenire con i miei tweet. Non è all’altezza di un politico? Probabile. Ma io non mi considero affatto tale.
Soprattutto nella veste di Assessore tecnico della Città di Assisi. Ma capisco la logica anche giornalistica di farmi appartenere per forza a questa categoria (che ovviamente rispetto) prova ne sono le strane voci che sento circolare in giro sul mio conto e le bizzarre richieste che ricevo dal mondo politico da qualche tempo a questa parte. State tutti tranquilli: prima di tutto io sono un imprenditore. Poi un libero professionista. Ma soprattutto libero.
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