
Un nuova sfida per l’Istituto Serafico di Assisi. Da sempre impegnato nell’assistenza a persone affette da disabilità plurime, l’istituto con i progetto “I Letti di Francesco”, intende offrire sostegno a due famiglie provenienti dall’Iraq e dal Kosovo.
La scelta del nome è significativa: se da un lato rimanda a San Francesco d’Assisi, dall’altro è un omaggio a papa Francesco. Alla base di questa scelta – spiega una nota del Serafico – “la volontà, nell’anno giubilare della misericordia, di non mettere confini all’accoglienza, anche di fronte al crescente fenomeno delle migrazioni internazionali che ha incrementato il bisogno di assistenza per la popolazione minore e disabile a cui spesso viene preclusa la possibilità di trasferirsi presso strutture adeguate”.
Due nuovi posti letto per i bambini disabili gravi che fuggono da guerre o situazioni di assoluto abbandono, da sostenere esclusivamente con la carità. “I posti letto che abbiamo creato con questo progetto – ha spiegato Francesca Di Maolo, presidente del Serafico – godranno di tutte le necessità strumentali, di organico e di figure sanitarie specializzate e saranno totalmente a carico della solidarietà delle persone nella convinzione che tutti siamo responsabili e custodi della Vita. Quando c’è un bambino che soffre in qualsiasi parte della terra, non si può perdere tempo con la burocrazia, con le sue lentezze, con i suoi limiti territoriali”.
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