
I danni indiretti del terremoto continuano a far male ad Assisi e all’Umbria
Da Lorenzo Capezzali
ASSISI – Sinergia tra commercianti e Comune di Assisi per ripartire dal turismo punto 0 in modo da rifondare il progetto turistico per la stagione entrante. Con questo proposito gli esercenti locali hanno chiesto un incontro al Municipio, che ha proposto l’interlocuzione del vice sindaco Walter Stoppini e dell’assessore al turismo, Eugenio Guarducci.
Puntare, dunque, al principio del contrasto dei danni indiretti del terremoto per i commercianti è lo scopo principale. “È arrivato il momento di esporre le nostre enormi preoccupazioni – spiegano i commercianti – sull’andamento turistico dell’Umbria intera, che non riguarda solo il fatturato turistico, con una media del meno 50%, con picchi anche che arrivano ad oltre il 60% in negativo, ma tutto l’indotto della regione, che vive principalmente di turismo.
Il paradosso è che Assisi e le altre città umbre in cui il terremoto non ha fatto danni “non vengano visti come città sicure, nonostante dopo il sisma del 1997 siano stati fatti gli adeguamenti sismici”. All’amministrazione di Assisi (e non solo) i commercianti proporranno idee e ‘collaborazione’, per far ripartire la macchina turistica, sia economicamente che culturalmente, “con iniziative – spiegano – che stiamo studiando e ragionando con l’aiuto di persone esterne di grande qualità”.
Inizialmente i commercianti avevano pensato a un sit-in, poi, vista anche la disponibilità dell’amministrazione, si è definito l’incontro per contrastare i danni indiretti del terremoto: “Non saremo bellicosi, non faremo piagnistei – concludono gli operatori commerciali – ma propositivi, con idee e progetti che tutti noi abbiamo messo nero su bianco. Ci aspettiamo un incontro per produrre e collaborare, non per protestare. Serve una svolta, immediata”.
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