(assisioggi.it) ASSISI – Ancora una volta in Consiglio Comunale l’opposizione si è distinta per votare “no” a tutte le proposte, a prescindere, prendendo a pretesto anche argomenti che nulla hanno a che vedere con il punto in discussione. Nella seduta del 24 gennaio è stata approvata in via definitiva la variante al PRG che modifica da area verde ad area servizi una piccolissima porzione del Parco Regina Margherita di Assisi (Pincio).
Con questa variante sarà possibile progettare, e quindi realizzare, una struttura necessaria sia ai visitatori (bagni, punto ristoro) sia al futuro gestore, che vi potrà impiantare una nuova attività (compatibile con il luogo), la quale gli consentirà di creare posti di lavoro e di contribuire, almeno in parte, alla manutenzione dell’intero complesso.
Il progetto di massima dell’intervento allegato alla pratica (da definire ed approvare in un secondo momento, e quindi non in discussione con la variante come si è tentato di far passare nei comunicati stampa) prevede l’opportuno arretramento dell’attuale ingresso per garantire un’adeguata sicurezza stradale e la realizzazione di un immobile in legno, vetro e acciaio che ben si integri con il paesaggio che lo circonda, il tutto senza abbattere nessun albero.
L’opposizione di sinistra, prima del voto contrario, invece di stigmatizzare il comportamento della Provincia, che ha impiegato tre anni per dare il proprio parere sulla pratica, non ha trovato di meglio che proporre il rinvio del punto all’ordine del giorno fino all’approvazione del nuovo PRG parte operativa.
Ancora non si è capito che uno dei mali italiani è proprio la complessità e la lungaggine dell’iter burocratico-amministrativo, come non si è capito che gran parte delle opere future vedranno la luce solo se si avrà la collaborazione tra pubblico e privato e, come si sa (e come è giusto), gli imprenditori, italiani od esteri che siano, investono solo se hanno dalle Amministrazioni risposte immediate e certe. Non parliamo poi della demagogica ed irragionevole proposta, sempre dell’opposizione, di assumere un giardiniere per curare il parco.
Demagogica perché per tenere aperto dalle 8.00 alle 24.00 e per curare un parco con le caratteristiche e le dimensioni del Pincio sono necessarie in alcuni periodi dell’anno almeno tre persone; irragionevole perché in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, se non si vogliono aumentare le tasse a famiglie ed imprese (e noi non lo vogliamo), le esigenze di bilancio impongono di trasformare il più possibile le spese fisse in variabili e come noto oramai a tutti il costo del personale è la spesa fissa più ingente.
Rino Freddii Capogruppo Il Popolo della Libertà
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