Gianni Pittella presidente del Guppo S&D visita Serafico di Assisi

Gianni Pittella presidente del Guppo S&D visita Serafico di Assisi Gianni Pittella, presidente del Guppo S&D al Parlamento europeo, ha visitato nella giornata di oggi l’Istituto Serafico di Assisi: accompagnato dalla presidente del Serafico Francesca Di Maolo, dal direttore sanitario, dottor Sandro Elisei, e dalla dottoressa Marina Menna, fisiatra dell’Istituto, Pittella ha visitato alcuni dei locali del Serafico (alcuni dei laboratori, la piscina, le stanze dei letti di Francesco, progetto sostenuto esclusivamente dall’Istituto Serafico attraverso la generosità dei donatori e ispirato dalle parole di Papa Francesco nella sua storica visita del 4 ottobre 2013 quando ha invitato tutti a ripartire da quelle persone che sono ai margini della società) e si è intrattenuto con i ragazzi.

Tra questi, il presidente Pittella ha conosciuto Edison, arrivato al Serafico proprio nella giornata di oggi: il bimbo, che ha sei anni, soffre di una grave disabilità plurima, ed è stato nutrito per sei anni con una dieta prevalentemente liquida a base di acqua e latte che ha aggravato la sua disfagia. Conosciuto durante il viaggio che il Serafico ha intrapreso in Kosovo, Edison è stato prima portato in Italia anche grazie all’interesse di una coppia di genitori italiani cui è stato affidato dalle autorità kosovare e che lo ospiterà durante il weekend, per poi essere ricoverato al Bambin Gesù di Roma per uno screening diagnostico. Attualmente il bambino è stato inserito al Serafico in regime residenziale per cinque giorni alla settimana a scopo riabilitativo con l’obiettivo di iniziare cure personalizzate.

“Dal campo Caritas in Kosovo – hanno spiegato la presidente Di Maolo – ci sono arrivate tante richieste di aiuto. In passato sono stati fatti degli interventi occasionali, ma è il tempo di iniziare a costruire qualcosa per tutti quei bimbi che potrebbero iniziare a scoprire la vita, togliersi quel brutto abito della vergogna cucitogli addosso dai loro stessi genitori. Quando Massimo, il direttore del campo Caritas in Kosovo, mi ha raccontato che i bambini con deficit e disabilità anche lievi sono la vergogna del Paese e dei loro stessi genitori – aggiunge Di Maolo – non riuscivo a crederci. Per loro non si può spendere nulla, non ci sono cure, non c’è riabilitazione. Per loro si aspetta la morte, ci si augura che venga quanto prima. I disabili sono considerati un costo, un problema”.

Il Presidente Pittella – che ha anche conosciuto Ciprian, campione sportivo e plurimedagliato del Serafico – si è detto disponibile ad aiutare l’Istituto in qualunque modo di sua competenza.  “Il Serafico – ha detto – è sicuramente un’eccellenza a livello europeo che merita di essere sostenuta”.

SERAFICO Il Serafico, fondato nel 1871, è un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per trattamenti riabilitativi residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali, il Serafico accoglie e cura ogni giorno 150 pazienti, provenienti da tutto il territorio nazionale, per un totale di 10.895 trattamenti riabilitativi e 12.322 trattamenti educativi-occupazionali all’anno (dati 2015). In una superficie complessiva di circa 10.000 mq, posta su di un’area di 40.000 mq, sono disponibili 70 posti letto in regime residenziale, 20 posti letto in regime semi-residenziale, oltre ad un servizio ambulatoriale e di valutazione diagnostica-funzionale. Le persone al servizio degli utenti sono 267: circa 170 tra collaboratori e dipendenti e un centinaio di volontari, che mettono in campo non solo capacità e competenze, ma anche un “capitale di umanità” in grado di entrare in sintonia con i pazienti.

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