Coldiretti Umbria: confronto a tre mesi dalla mobilitazione

Piano straordinario PSA, semplificazione amministrativa e agricoltura sociale al centro del dibattito

Coldiretti Umbria: confronto a tre mesi dalla mobilitazione

Coldiretti Umbria: confronto a tre mesi dalla mobilitazione

Coldiretti Umbria – A tre mesi dalla grande mobilitazione che ha portato migliaia di agricoltori in piazza a Perugia, la dirigenza di Coldiretti Umbria si è riunita a Palazzo di Assisi per fare il punto sul lavoro svolto e le azioni future. Le tematiche affrontate includono il Piano straordinario per la gestione dei cinghiali, la semplificazione amministrativa, l’agricoltura sociale e lo sviluppo della filiera ungulati e zootecnica, temi fondamentali per il settore agricolo regionale.

Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato anche la Presidente della Regione Donatella Tesei e l’Assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni, la dirigenza ha illustrato i progressi fatti e le necessità ancora da affrontare. Il presidente di Coldiretti Umbria, Albano Agabiti, ha sottolineato l’importanza di intensificare le misure per il contenimento del cinghiale e contrastare la diffusione della PSA (Peste Suina Africana), che rappresenta una crescente minaccia per il comparto.

Agabiti ha evidenziato come il Piano straordinario di contenimento abbia già permesso un incremento del prelievo dei cinghiali, con oltre 40mila capi abbattuti, anche in aree dove precedentemente le operazioni risultavano più complesse. Questo risultato è stato reso possibile grazie all’estensione del periodo venatorio. Tuttavia, ha ribadito Agabiti, è necessario implementare ulteriori interventi per monitorare la situazione e prevenire una diffusione incontrollata della PSA, in linea con quanto previsto dal piano stesso.

Sul fronte della filiera ungulati, Agabiti ha ricordato l’importanza di un’efficace gestione delle attività di contenimento, non solo per proteggere le coltivazioni, ma anche per garantire la trasparenza del mercato delle carni e favorire l’economia locale. Le operazioni di contenimento e la logistica devono essere ottimizzate per raggiungere una maggiore efficienza e supportare sia gli agricoltori che l’industria della carne.

La filiera zootecnica, anch’essa parte del dibattito, ha visto l’avvio di un nuovo bando destinato al rilancio del settore. Questo intervento, secondo Agabiti, rappresenta un primo passo verso la rivitalizzazione di un comparto che necessita di un sostegno concreto per fronteggiare le sfide attuali.

In tema di semplificazione amministrativa, il direttore di Coldiretti Umbria, Mario Rossi, ha illustrato i risultati ottenuti grazie alla delibera della Giunta regionale, che prevede otto misure mirate a velocizzare i procedimenti amministrativi. La riduzione dei tempi di attesa per l’emanazione di atti necessari allo svolgimento delle attività agricole è stata accolta con favore. Inoltre, il processo amministrativo è stato reso più snello evitando la duplicazione di documenti già presenti nei fascicoli aziendali, riducendo il carico burocratico per gli agricoltori.

Un altro tema chiave del confronto è stato lo sviluppo dell’agricoltura sociale, illustrato da Dominga Cotarella, presidente di Coldiretti Terni. La legge su questo tema riconosce il ruolo centrale dell’impresa agricola nella promozione di attività che coniugano la produzione con importanti funzioni sociali. Le imprese agricole, ha affermato Cotarella, possono rappresentare un volano di sviluppo per tutto il territorio, favorendo la coesione sociale e lo sviluppo economico locale. Cotarella ha concluso ribadendo che l’obiettivo è fare bene, insieme e in tempi rapidi, per garantire la crescita del settore.

Il confronto di Coldiretti Umbria si è dunque concentrato sulle priorità per il futuro: dal rafforzamento delle misure contro la PSA, alla semplificazione delle procedure per gli agricoltori, fino alla valorizzazione delle imprese agricole anche in ambito sociale.

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