Giornata mondiale dell’acqua, accordo sotto l’egida delle nazioni Unite
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, il sindaco Stefania Proietti si è collegata con l’Anfiteatro di ‘Casa Italia’ di Expo Dubai per parlare del diritto alla risorsa idrica, del lavoro che la Città di Assisi ha svolto per la candidatura del World Water Forum 2024 e che intende continuare a svolgere interessando le Nazioni Unite per chiedere un accordo vincolante e globale sempre più convinta dell’importanza e della necessità di tutelare un bene fondamentale per l’umanità. Il sindaco, che per motivi istituzionali non si è recata di persona a Dubai, in videocollegamento ha premesso che “Assisi è una città molto legata all’acqua, in quanto San Francesco, patrono d’Italia, è da oltre 40 anni anche patrono degli ecologisti, e quasi 800 anni fa parlava di ‘sorella acqua’ nel Cantico delle creature.
Fonte: Ufficio stampa
Comune di Assisi
Anche Papa Francesco ha ripreso il concetto nella sua Laudato sì, sostenendo che l’accesso all’acqua potabile è un diritto essenziale, fondamentale e universale perchè determina la sopravvivenza delle persone”. “Assisi – ha aggiunto il sindaco – è una città messaggio, è la città di San Francesco e di Papa Francesco, è la città che sta dalla parte dei più deboli e degli oppressi, uomini, donne, anziani, bambini che non hanno un bene primario come l’acqua. Stiamo assistendo alle atrocità della guerra in Ucraina e sappiamo che una delle ragioni è legata all’energia fossile e, come noto alle Nazioni Unite, le guerre sono legate all’energia fossile, dove viene estratta, dove passa o deve passare. Dobbiamo evitare le guerre dell’acqua, purtroppo sempre più prossime e numerose a causa dei cambiamenti climatici. Voglio ribadire qui, da questa platea prestigiosa, che Assisi lotta con impegno contro il cambiamento climatico e contro ogni guerra, fatta per l’acqua”.
“Con questo spirito Assisi, che insieme a Firenze e Roma, si è candidata al Forum mondiale 2024 non certo per portare nella città serafica un evento in più, ogni anno arrivano qui 6 milioni di persone sulle orme di San Francesco, bensì per ribadire con forza la posizione sul diritto universale all’acqua. Verso il 2025, dopo 800 anni dalla composizione del Cantico delle creature, inno al creato e a sorella acqua, vogliamo trovare il giusto luogo della discussione e della successiva azione normativa per affermare l’acqua come diritto universale e inalienabile. Mi fa fatto piacere sentirlo anche dalle parole del cardinale Parolin; questo giusto luogo non possono che essere le Nazioni Unite, nell’ambito di una convenzione quadro internazionale sull’acqua da aprire alla ratifica degli Stati avente come obiettivo vincolante quanto già affermato nella risoluzione del 2010 secondo cui il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienici sanitari è un diritto essenziale dell’uomo alla qualità della vita e all’esercizio di tutti i diritti”.
“Da Assisi – ha concluso il sindaco – vogliamo intraprendere questa strada verso un accordo ambientale internazionale legalmente vincolante sotto l’egida delle Nazioni Unite. Con la base di diritto fornita per la prima volta dall’importante lavoro della carta approntata dal Consiglio nazionale Forense, che ha elaborato un decalogo in 10 punti sull’acqua e che ringraziamo, vogliamo che l’Italia sia il paese dove si ribadisca che l’acqua è realmente un diritto essenziale e universale: l’acqua deve essere di tutti e per tutti, sempre, in ogni luogo della terra e per ogni persona del mondo”.
Commenta per primo